domenica 30 novembre 2008

Terzo segreto: saper ascoltare


Il terzo segreto per mettere in ginocchio l'emarginazione è saper ascoltare, perché le nostre orecchie ci ingannano, e per questo è importante non ascoltare con l'udito ma con il cuore, perché come succede anche a me, non riesco ad esprimere quello che voglio dire (delle volte dico di quello cose, che non so da dove vengono, però le dico), e di conseguenza, quello che mi ascolta non capisce correttamente.
Quindi saper ascoltare e mettersi in relazione con l'altro senza avere pregiudizi, quindi accettare la persone così com'è, e di sentire quello che mi sta dicendo veramente, e per questo ci vuole pazienza.

Quando si parla di comunicazione, si pensa sempre che la cosa più importante sia sapersi esprimere. Ma non è così. L’arte più sottile e preziosa è saper ascoltare. Questo è vero in qualsiasi forma di comunicazione, anche se apparentemente non è un dialogo.
Naturalmente “ascoltare” non significa usare solo l’udito; ma capire ciò che gli altri dicono e quali sono le loro intenzioni.

venerdì 28 novembre 2008

Vi racconto una storia

Adesso vi voglio raccontare una storia, che dalle mie parti si tramanda da padre a figlio.
A Santa Maria di Sala, in seguito ad un'ondata di pessimismo e di persecuzione verificatesi nel XVII e nel XVIII secolo, stava vivendo tempi difficili.
Ormai, nel grande e cadente paese non vivevano che poche centinaia di persone.
Nel fitto bosco che circondava il paese, c'era una capanna che un saggio anziano di un paese vicino (Mazzacavallo) usava di tanto in tanto come eremo.
Un giorno il capo anziano di Santa Maria di Sala, sempre più preoccupato per la situazione del paese, volle recarsi alla capanna, per chiedere consiglio al saggio anziano, che gli disse: “l'unica cose che posso dirti è che il Messia (Gesù) è tra di voi”.
Il capo anziano riferì le strane parole del saggio, e nei giorni, nelle settimane che seguirono gli abitanti del paese riflettevano su quella frase: “Forse il Messia è uno di noi?”
Immersi in questi pensieri, gli abitanti cominciarono a trattarsi tra di loro con straordinario rispetto perché esisteva, pur se remota, la possibilità che il messia fosse con loro.
Dopo qualche tempo, delle persone chiesero di venire a vivere in quel paese; poi un altro e un altro ancora.
Nel giro di pochi anni Santa Maria di Sala ridivene un centro vivo di luce per tutta la regione.

Vi ho dato un motivo per non emarginare.

lunedì 24 novembre 2008

Sentiamo altre idee


Andando in cerca per internet d'informazione ho trovato queste due riflessioni sull'emarginazione.

Tutti gli emarginati imparano giorno dopo giorno dalla nostra società a pensare di essere diversi e inferiori al resto dell’umanità. (fonte: manifesto contro la cultura dell'emarginazione)

L'emarginazione è il frutto di un ‘razzismo spontaneo’ diffuso ovunque, che fa da corollario al ‘bisogno istintivo’ di proteggere valori, credenze e tradizioni della propria comunità, che vengono "minacciati" dal dinamismo socio-culturale, al punto di rifiutare il riconoscimento dei valori altrui. Naturalmente essa implica che le culture siano un finto equilibrio; nella costruzione culturale e’ implicita la "malizia" che giustifica come necessaria l’oppressione. L’emarginazione è la cartina di tornasole del bisogno di conversione della cultura. L’emarginazione è la risposta al fenomeno del non-allineamento (di singoli o gruppi) non comprensiva delle ragioni della differenza né rispettosa della non relatività della dignità umana. (fonte il volontariato online).

Voi siete d'accordo con quello che dicono? E' un'immagine vera della realtà?

sabato 22 novembre 2008

Secondo segreto: emarginare significa fare un torto a noi stessi



Il secondo segreto per mettere i ginocchio l'emarginazione, è capire che isolare altre persone significa fare un torto a noi stessi, quindi posso affermare che chi emargina è un autolesionista, proprio così avete capito bene, adesso vi spiego il perché, facendo un esempio.

Sto pensando alle persone diversamente abili, che di solito sono sostenute quasi interamente dalle loro famiglie, però sono emarginate dalle altre persone.
Le persone disabili, ci possono insegnare molte cose, e posso dire che alcune di queste cose si possono imparare solo da loro, io stesso ho ricevuto di quelle lezioni di vita incredibili, che mi hanno cambiato.
Quindi se noi le allontaniamo facciamo prima di tutto un torto a loro, ma anche facciamo un torto a noi stessi, perché ci priviamo di alcune relazione ed esperienze che non si possono incontrare senza di loro.
Avete capito perché chi allontana altre persone è un autolesionista.
Vi ho dato un motivo per non emarginare.

giovedì 20 novembre 2008

Cause e Effetti sono la stessa cosa



Questo grafico che sono riuscito a trovare in rete, mostra benissimo sia le cause e gli effetti dell'emarginazione, perché come si vede, ad esempio la malattia o la disabilità può essere un effetto ma può essere anche una causa.
Ed è proprio per questo che è difficile capire da che cos'è causate l'emarginazione, perché non si sa se quel fattore è la causa o è l'effetto.
Per questo ritengo opportuno che per capire bene da cos'è stato provocato questo isolamento, bisognerebbe entrare in contatto diretto con la persone disagiata, magari facendoci raccontare la loro storia e le loro varie vicende.
Però ci sono delle cattive alleate come la fretta di risolvere il problema, quindi non permette un contatto vero tra le persone, o come la voglia di dare una soluzione subito, senza ascoltare la persona, con quello che ci vuole dire veramente, perché come accade anche a me, io non vado a raccontare subito tutto, ma piano piano, così permette agli altri di conoscermi meglio e a me di conoscere gli altri meglio.
Quindi abbiate pazienza e ascoltate quello che sta dicendo, non solo quello che esce dalla bocca, ma anche quello che esce da tutto il corpo.

martedì 18 novembre 2008

Primo segreto: la speranza



Oggi da questo blog, noi vogliamo far arrivare a tutti un messaggio di fiducia.
Le cose possono cambiare. Le cose cambieranno. Non c’è rassegnazione che non possa cedere il passo alla speranza. Non c’è paura che non possa essere vinta dalla consapevolezza di sé e dall’apertura agli altri. Non c’è buio dopo il quale non venga la luce.
E allora tornerà a vedersi tutto il meglio. La civiltà di un popolo che sa accogliere ed includere. (tratto da W.V. - Roma - 25 ottobre 2008).

Ci sono alcuni segreti per mettere in ginocchio l'emarginazione, il primo è proprio la speranza, secondo una mia idea, la speranza è il primo sentimento che il bambino prova, addirittura prima di essere partorito, ed è l'ultimo sentimento che proviamo prima di morire, quindi nasciamo sperando e moriamo sperando.

La speranza è la nostra più grande arma che abbiamo, un arma che può fare, anzi fa e farà la differenza, perché alle persone si può portare via tutto (come succede purtroppo in alcuni luoghi), la nostra libertà, la nostra dignità, le nostre certezze, ma la speranza proprio no.
Finché avrò forza di respirare io avrò speranza di un mondo migliore, di un mondo che non isoli, che non allontani, che non odia, che non si chiuda su se stesso.
C'è anche un proverbio che dice "La speranza è l'ultima a morire", quindi speriamo, speriamo e speriamo sempre, le cose possono e devono cambiare.

domenica 16 novembre 2008

C'è bisogno di una legge?


Parlando venerdì sera con alcuni amici, sono venuti fuori dei discorsi molto interessanti, sulla necessità o meno di fare una sulla legge per ridurre il fenomeno dell'emarginazione. La posizione netta di questi discorsi è stata che in alcuni casi dovrebbero essere le leggi dello Stato a prevenire e risolvere certe situazioni. Ma purtroppo in molti casi il rispetto non esiste, la solidarietà nemmeno e le leggi con questi presupposti non possono che fallire il loro scopo.
Le leggi da sole non sono in grado di garantire all’individuo il rispetto della sua dignità. Hanno bisogno della nostra solidarietà, che è un sentimento abbastanza raro.
Quindi prima di fare una legge per prevenire l'emarginazione è necessario un cambiamento della nostra mentalità. E in primo luogo siamo noi che dovremmo iniziare a cambiare, la legge è il passo successivo.

Invece secondo voi: è necessaria una legge per ridurre il fenomeno dell'emarginazione? O prima è necessario un cambiamento della nostra mentalità?
Fatemi sapere, basta lasciare un commento.

mercoledì 12 novembre 2008

Mondo Marcio ci vuole dare una mano


Mondo Marcio con la sua canzone del 2004 tratta dall'album Mondo Marcio “Tieni duro”, ci vuole dare una mano, dando una sua idea d'emarginazione.
Prendo spunto dal ritornello della canzone: “tieni duro perché dovrai lottare perché il mondo non sa che tu ci sei”, è proprio questa è una buona definizione di emarginazione, quindi ci fa capire che non è solo un isolamento, ma è anche una lotta, una lotta molto dura.
In un altra parte della canzone dice “di un marcio che ora dorme in un fosso, e ancora non ha capito perché il mondo gli è andato addosso, troppo rosso per terra, troppo scuro in cielo, meno scuro se accendo un cero”, qui invece ci fa capire una cosa molto importante che è quella che queste persone emarginate si stanno domandando perché sono state isolate. E se lo domandando con molta insistenza, e stanno aspettando qualcuno che gli dia una mano per uscire da questo tunnel, un gesto, una parola gentile e un invito ad unirsi ad altre persone.
Infine nella parte finale della canzone Mondo Marcio dice, “mentre i più poveri chiedono soldi agli affamati, siamo condannati al suolo, e vogliamo spiccare il volo, e per questo ogni uomo sta solo”, ci sta dicendo che gli emarginati domandano aiuto ad altri emarginati, perché vogliono uscire da questa situazione, ma non ce la fanno, sono costretti a restare isolati, ed è qui che noi possiamo intervenire, andandogli incontro e prendendoli per mano per aiutare ad uscire dalla solitudine.

domenica 9 novembre 2008

Nessuna risposta ma solo domande



Ci sono delle domande che mi faccio spesso: Perché si emarginano le persone? Quali sono i motivi? Se si è sempre emarginato da quando l'uomo esiste, o è solo un problema della nostra società contemporanea?
Io sto facendo una piccola ricerca per cercare di rispondere a queste domande, ma finora ho trovato pochi indizi e risposte. Però se intanto voi, volete aiutarmi a rispondere a queste domande, io ve ne sarei molto grato, basta lasciarmi un commento.

venerdì 7 novembre 2008

Il filo logico

Sicuramente leggendo i miei post direte che manca il concetto pratico, storie, casi ed esempi di emarginazione. Questo cosa l'ho fatta apposta perché sto seguendo un filo più o meno logico che mi e ci permetterà di capire meglio che cos'è e quali cause stanno dietro all'emarginazione. Questo filo logico prevederà all'inizio un po di concetti teorici lontani dalla realtà, e poi si passerà al concreto e alla pratica.
Sicuramente vi starete domandando con molta ansia e addirittura stando svegli la notte per capire che senso abbia questa mia decisione, perché ad esempio come succede per la psicologia, prima si studia la storia, poi le varie teorie ed infine si arriva ai discorsi pratici, io seguirò lo stesso schema. Perché per capire meglio l'emarginazione prima bisogna capire due o tre concetti piuttosto importanti che di soliti vengono ignorati. Quindi abbiate pazienza e riposate pure sereni alla notte.

mercoledì 5 novembre 2008

Oggi inizia il cambiamento


Oggi con la vittoria alle elezioni Americane del Presidente Barack Obama, è iniziato un grande processo di cambiamento.
All'inizio quando Barack si era presentato come candidato nessuno lo dava per vincitore, ma Obama ha fatto vedere che tutto è possibile, e se si ha un sogno lo si può raggiungere.
Quindi con questa nuova forza di cambiamento che si sente nell'aria, possiamo noi tutti assieme eliminare l'emarginazione nel nostro pianeta, per fare questo però bisogna volerlo.
WE WONT CHANGE - YES WE CAN

lunedì 3 novembre 2008

Diamo una definizione di emarginazione

Ho provato a vedere su alcune enciclopedie e dizionari il significato della parola emarginazione e sono venuti fuori queste definizioni.
Si parla di emarginazione quando esiste una situazione di esclusione nei confronti di una persona o di un gruppo sociale dai normali rapporti personali e civili. (Wikipedia)
Relegare ai margini, escludere dalla vita della collettività. (Dizionario Garzanti)
Messo ai margini della vita sociale. (Dizionario Zanichelli)
Situazione di esclusione in cui alcune persone vengono a trovarsi per motivi economici, sociali, culturali. (Dizionario Hoepli)
Ho provato io a dare una definizione di emarginazione: è quella situazione quando una o più persone vengono isolate o escluse da altre persone per vari motivi.